Page 14 - Grande Naturalizacao it
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Commissione ha avuto modo di osservare che la nazionalità è una questione troppo seria per essere persa per un'omissione legata ad un atto banale come l'acquisto di un immobile61. Lo stesso ragionamento è stato adottato in Smith Bowen v. Messico e James BL Prim c. Messico62.
54. In una decisione pronunciata nel 1930 dalla Commissione per i Reclami tedesco-messicana sugli effetti della Ley sobre Naturalización y Extrajería, nella causa in re Rau, si è ritenuto che il diritto internazionale non consentisse il cambio obbligatorio di nazionalità63. La stessa intesa è stata adottata dalla Commissione di reclami italo-messicana nei casi Occelli, Sarli e Martello e dalla Commissione reclami ispano-messicana nel caso Barcena64.
55. Tenendo conto delle manifestazioni degli Stati e delle decisioni internazionali di cui sopra, si può concludere che, già nel 1889, il diritto internazionale non ammetteva la naturalizzazione collettiva degli individui con forza di legge, senza che questi manifestassero espressamente il loro desiderio di naturalizzarsi. Pertanto, se si intende che il decreto n. 58-A e art. 69, § 4o, della Costituzione del 1891 promovevano la tacita naturalizzazione collettiva, occorre anche concludere che tali atti siano stati promossi in violazione del diritto internazionale allora vigente. 56. Come espresso dal giudice Higgins nel parere consultivo sulla legalità della costruzione di un muro nel Territorio occupato dalla Palestina, gli Stati non devono riconoscere o favorire in alcun modo una situazione creata in violazione del diritto internazionale65. Analoga conclusione è stata adottata dalla Corte internazionale di giustizia in un parere consultivo sulla presenza sudafricana in Namibia, in cui la Corte ha dichiarato che la cessazione del mandato del Sudafrica in Namibia era opponibile anche a Stati non membri delle Nazioni Unite, salvo il riconoscimento della legalità di una situazione mantenuta in violazione degli standard internazionali66.
57. Tale logica deriva dal principio ex injuria jus non oritur, secondo il quale uno Stato non può beneficiare del proprio atto illecito67. Pertanto, affinché gli atti interni relativi alla concessione della cittadinanza abbiano effetto in altri Stati o a livello internazionale, devono essere conformi al diritto internazionale68.
61 Ibid, p. 2481.
62 Ibid, p. 2482.
63 LAUTERPACHT, H. Annual Digest of Public International Law Cases Being a Selection from the Decisions of International and National Courts and Tribunals given during the Years 1931 and 1932. International Law Reports, v. 6. Londres: Butterworth & Co., 1945. p. 251.
64 Loc. cit.
65 CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA. Legal Consequences of the Construction of a Wall in the Occupied Palestinian Territory. Separate opinion of Judge Higgins. Haia, 9 luglio 2004. para. 38.
66 CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA. Legal Consequences for States of the Continued Presence of South Africa in Namibia (South West Africa) notwithstanding Security Council Resolution 276 (1970). Parecer Consultivo. Haia, 21 giugno 1971. para. 126.
67 CORTE PERMANENTE DI GIUSTIZIA INTERNAZIONALE. Case concerning the Factory at Chorzów (Germany v. Poland). Jurisdiction. Serie A, n. 9. Haia, 26 luglio 1927. p. 31; ARBITRAL TRIBUNAL FOR DISPUTE OVER INTER-ENTITY BOUNDARY IN BRCKO AREA. Arbitration for the Brcko Area (the Republika Srpska v. The Federation of Bosnia and Herzegovina). Roma, 14 febbraio 1997. para. 77.
68 VERWILGHEN, Michel. Conflits de nationalités : plurinationalité et apatridie. Collected
Courses of the Hague Academy of International Law, v. 277, p. 9-488, 1999. p. 129.
 





















































































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