Page 10 - Grande Naturalizacao it
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36. Pertanto, se si considera che il decreto n. 58-A e art. 69, § 4 della Costituzione del 1891 ha operato sulla tacita naturalizzazione di tutti gli stranieri residenti in Brasile il 15/11/1889, come ha sostenuto l'Avvocatura dello Stato, è importante valutare se tali atti fossero conformi al diritto internazionale in vigore al momento dell'adozione e, in caso negativo, quali sono le conseguenze per l'Italia.
37. Alla fine del XIX secolo, il diritto internazionale ancora non contava con norme che stabilissero i diritti individuali. L'individuo era, tuttavia, visto come un oggetto di protezione da parte del suo Stato di nazionalità, cosicché atti che incidono sull'individuo potrebbero arrivare a rappresentare un’interferenza negli interessi e persino nei diritti di quello Stato38.
38. A quel tempo, la maggior parte degli Stati, soprattutto in Europa, non ammetteva che un individuo potesse possedere più di una nazionalità contemporaneamente. Pertanto, l'acquisizione di una nuova cittadinanza, imposta o meno da uno Stato terzo, comportava comunemente la perdita della cittadinanza originaria.
39. Con ciò, il naturalizzato veniva di fatto escluso dalla giurisdizione dello Stato di origine39, il quale non poteva più pretendere l'adempimento di doveri di cittadino quali, l'arruolamento militare, la riscossione dei tributi di successione, l'affidarsi a quel soggetto per l'esercizio di determinati incarichi pubblici, o esercitare protezione diplomatica per suo conto. Gli oneri e gli obblighi inerenti alla cittadinanza sarebbero dovuti dall'individuo esclusivamente al nuovo Stato di nazionalità. L'acquisizione di una nuova nazionalità ha rappresentato, insomma, una perdita di risorse umane per lo Stato di origine.
40. In tale contesto, favorendo la naturalizzazione di una persona senza il suo consenso, lo Stato di naturalizzazione ha finito per compromettere gli interessi e i diritti dello Stato di cittadinanza originaria40.
Caso de las Niñas Yean y Bosico vs.República Dominicana. Série C, n. 130. São José, 8 settembre 2005. para. 140. Para Robert Jennings, Per Robert Jennings, la concessione illimitata della nazionalità costituiva un abuso di sovranità e creava una situazione di violazione dell'indipendenza dello Stato di origine, dell'uguaglianza sovrana e del principio di non intervento negli affari interni. JENNINGS, R. Y. General Course on Principles of International Law. Collected Courses of the Hague Academy of International Law, v. 121, p. 323-608, 1967. p. 454.
38 CORTE PERMANENTE DI GIUSTIZIA INTERNAZIONALE. The Mavrommatis Palestina Concessions (Greece v. United Kingdom). Série A, n. 2. Haia, 30 agosto 1924. p. 12.
39 WEIS, Paul. Nationality and Statelessness in International Law. 2. ed. Alphen aan den Rijn: Sijthoff & Noordhoff, 1979. p. 112.
40 BORCAHRD, Edwin M. Diplomatic Protection of Citizens Abroad or the Law of International Claims. New York: The Banks Law Pub. Co., 1919. p. 43; HARVARD RESEARCH IN INTERNATIONAL LAW. The Law of Nationality: Introductory Comment. The American Journal of International Law, v. 23, supplemento, p. 13-132, 1929. art. 15, p. 53; PETERS, Anne. Les changements collectifs de nationalité. In: SOCIÉTÉ FRANÇAISE POUR LE DROIT INTERNATIONAL. Colloque de Poitiers: Droit international et nationalité. Paris: Pedone, 2012. p. 167-201. p. 178.
Sul consenso individuale come prerequisito per una valida naturalizzazione, si vedano le decisioni giudiziarie citate da PETERS, Anne. Les changements collectifs de nationalité. In: SOCIÉTÉ FRANÇAISE POUR LE DROIT INTERNATIONAL. Colloque de Poitiers: Droit international et nationalité. Paris: Pedone, 2012. p. 167-201. p. 172, nota a piè di pagina 19. Vedi anche: MCDOUGAL, Myres S.; LASSWELL, Harold D.; CHEN, Lung-chu. Nationality and Human Rights: The Protection of the Individual in External
 
























































































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